“I VANTAGGI DELLA SOSTENIBILITÀ - Aspetti strategici ed operativi per la continuità aziendale”



15 novembre 2023

Il Programma, con la testimonianza di società quotate e di intermediari finanziari, si focalizza sul percorso di adeguamento alla normativa ESG e su alcuni principali fattori (quali la parità di genere e i criteri nei processi di istruttoria seguiti dagli enti bancari e finanziari).

Programma

Introduzione ai criteri ESG
Dott.ssa Michela Boidi - Studio Boidi & Partners

Il fattore “S”: la parità di genere e le relative certificazioni
Dott.ssa Luminita Naca - Studio Degrassi & Partners

Un approccio operativo all’ESG: misurazione e rendicontazione
Dott.ssa Elena Iotti - SGB & Partners

Emak Group: il percorso verso la rendicontazione di sostenibilità
Dott. Andrea La Fata - Investor Relator Emak Group

L’importanza dell’ESG nel processo di istruttoria e nei rapporti con le partecipate
Dott.ssa Alessandra Ramani - Vice-direttore Finanza e Controllo della Finanziaria Regionale Friuli Venezia Giulia - Friulia S.p.A

Q&A

ANDAF-L1T WEBINAR - Responsabilità Organi Societari - Transfer Pricing e IVA

26 gennaio 2021

16:45 Apertura dei lavori
Carmine Scoglio, Vicepresidente ANDAF
Massimo Campioli, Vicepresidente ANDAF

17:00 Responsabilità degli organi societari
Massimo Boidi, Partner L1T LawOneTax, CTF ANDAF

17:30 Transfer pricing e catena del valore
Piergiorgio Valente, Chairman CTF ANDAF

18:00 IVA Internazionale
Federico Baridon, Partner Crowe Valente, CTF ANDAF

L1T Webinar – on Value Chain Analysis – The Next Generation of Transfer Pricing

Thursday, January 21, 2021
5:00 PM 6:00 PM

As of 2021 tax authorities will start looking at multinationals as a series of data points, where the country-by-country form, SAF-T forms and other similar types will feed the data to the tax inspector for his review. As a consequence the siloed reporting in a VAT Return, Corporate Income Tax Return and Transfer Pricing reporting will be put in the relevant business context, which urges multinationals to prepare their own value chain analysis (or VCA). This interactive webinar will be run as a workshop with various illustrations and case studies from the public domain and cases the presenters have been working on.

Topics which will be addressed:

  • Why Should we perform a VCA?

  • How to perform a VCA? - The Nespresso canvas

  • How does the VCA connect to a more transactional transfer pricing approach? - How a holistic approach is changing the world of taxation.

  • How digital transformation impact the level and place where profits are generated in the value chain? - The Tesla Motors canvas

  • How does the tech giants structure their value chain? - How local participants drive premium platform profits

  • How BEPS explains the profit allocation on the 'return on investment' metrics?

  • How beyond BEPS (i.e. pillar I) the profit allocation follows the 'return on data' metrics?

  • How the CbCr report is the first step by tax authorities to 'tax data analytics' of a multinationals' value chain?

Speakers:

Piergiorgio Valente, Partner, LawOneTax
Steef Huibregtse, CEO, TPA Global

"L’Impresa in Crisi nell’Era COVID - Valutazioni per la Continuità Aziendale" - 22 luglio 2020

L1T WEBINAR 22 luglio 2020

Value Chain Analysis – The Next Generation of Transfer Pricing

Speakers: Piergiorgio Valente, Partner LawOneTax and Steef Huibregtse, CEO TPA Global


Introduzione e Intervento Finale

Nerio De Bortoli Partner L1T

Piergiorgio Valente Partner L1T e Presidente CTF ANDAF


Il Settore Immobiliare nell’Era COVID

 
 

Roberto Busso Amministratore Delegato GABETTI on Board


Domanda di Concordato Preventivo: 
Scenari, Difficoltà Economiche e Finanziarie

Riccardo Ranalli Commercialista in Torino e Milano

Nerio De Bortoli Partner L1T


Le Valutazioni del Tribunale sulla Proposta di Concordato e sul Piano
Proroghe: Fattibilità Giuridica ed Economica

 
 

Alida Palucowski Presidente Sezione Fallimentare, Tribunale di Milano


La Liquidazione dei Beni nel Concordato Preventivo

 
 

Andrea Ferri Commercialista in Bologna


La Liquidazione dei Beni nella Liquidazione Aziendale

 
 

Nerio De Bortoli Partner L1T


Gestione nell’Era COVID

 
 

Alida Palucowski Presidente Sezione Fallimentare, Tribunale di Milano


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"Start-Up e Spin-Off: Driver di Innovazione in Tempi di Crisi" - 1 luglio 2020

L1T WEBINAR 1 luglio 2020

Introduzione

 
 

Paolo Chiappa Chief Operating Officer Hydac S.p.A. - Consigliere Nazionale ANDAF


Impatti della Crisi sui Modelli di Gestione dell’Innovazione

 
 

Giovanni Cristiano Piani e Giovanni Longo
Suite 23 - Business Partner L1T


Strumenti Finanziari a Supporto dell’Innovazione

 
 

Fulvio Degrassi Partner L1T


Strutturazione delle Start-Up in Tempi di Crisi

 
 

Marco Boidi Partner L1T


Innovazione come Processo Agile e Continuo

 
 

Enrico Loccioni Fondatore e Presidente Loccioni


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"Value Chain: dalla Gestione allo Sviluppo" - 24 giugno 2020

8° L1T WEBINAR 24 giugno 2020

Introduzione

Piergiorgio Valente President CFE Tax Advisers Europe
Chairman CTF ANDAF e Technical Committee IAFEI


1. Fattori di Cambiamento del Comportamento di Acquisto

Francesco Fiorese
Partner Simon Kucher & Partners

Pietro Schipani
Partner Crowe Valente


2. Impatti sul Marketing Model e Operational Model

Giovanni Lovat
Associate Partner Simon Kucher & Partners

Antonino Volpe
CFO Valagro SpA

Pietro Schipani
Partner Crowe Valente


3. Pricing come Leva di Sviluppo

Antonella Della Rovere
Partner Crowe Valente

Giovanni Lovat
Associate Partner Simon Kucher & Partners


4. Allineamento delle Strutture di Costo e di Margine

Francesco Fiorese
Partner Simon Kucher & Partners

Simone Spreafico
Partner L1T

Pietro Schipani
Partner Crowe Valente

Antonino Volpe
CFO Valagro SpA


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"Informazioni Rilevanti per Decidere in Tempi di Crisi" - 17 giugno 2020

7° L1T WEBINAR 17 giugno 2020

Introduzione

Francesco Bellini Presidente CT ANDAF IT - Università degli Studi di Roma “La Sapienza”


Modelli di Analisi per Ottimizzare i Processi Operativi

 
 

Massimo Getto Vice Presidente & CFO Viasat Group
Chairman Integrated Reporting Working Group of the IAFEI Technical Committee


Comprendere il Comportamento dei Consumatori nel “New Normal”

 
 

Carola Valente Business Consultant L1T


Adattamento dei Modelli di Reporting al Contesto di Crisi

Paolo Fantuzzi Partner L1T

Corrado Baldini Partner L1T


Esigenze Informative nella Prospettiva di un Decision-Maker

 
 

Giuliano Giannessi Corporate Financial Planning & Controlling Director Dolce&Gabbana


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"Compliance Integrata - COVID 19 - dal GDPR alla 231" - 10 giugno 2020

6° L1T WEBINAR 10 giugno 2020

Introduzione

 
 

Riccardo Baraldi Consigliere ANDAF


Andrea Rossetti Università degli Studi di Milano-Bicocca

La tecnologia messa a disposizione della comunità per gestire la curva dei contagi prevede App di contatto e non di tracciamento. Ciò significa che i dati sanitari raccolti tramite queste App non serviranno a ricostruire l’esistenza dell’individuo o la rete sociale di cui fa parte.Allo stesso tempo, la raccolta di dati sanitari non rappresenta un interesse a beneficio esclusivo della comunità. La raccolta dei dati sanitari, infatti, rappresenta in prospettiva un’opportunità di business estremamente interessante. Per tale ragione è importante individuare il percorso che viene compiuto dai dati, seguirne la lavorazione e comprendere dove vengono incamerati. È sempre bene non perdere di vista l’equilibrio tra tutela della privacy, per garantire il benessere sociale, e raccolta di dati per fini economici.


 
 

Cesare C.M. Del Moro Partner L1T

La trasparenza è uno dei principi che devono essere seguiti nella gestione dei dati relativi alla salute. Ciò significa trattare i dati, sopratutto quelli “particolari”, il minimo necessario, informando dettagliatamente il lavoratore su tutti gli aspetti che concernono le informazioni che lo stesso sta cedendo. È importante specificare la base giuridica che giustifica l’utilizzo del singolo dato e tenere sempre presente che l’obiettivo primario è quello di salvaguardare la salute. In tal senso, in ambito aziendale, è opportuno investire su tutte quelle figure che si occupano di dati dei lavoratori: a partire al medico d’azienda fino all’organismo di vigilanza, per arrivare infine al data protection officer, figura essenziale in questo momento di emergenza sanitaria.


 
 

Guglielmo Burragato Business Partner L1T

La crisi emergenziale dovuta al Covid-19 ci ha posti di fronte alla dicotomia tra diritto del lavoro ordinario e diritto del lavoro dell’emergenza. In questo senso, questa crisi ha permesso di derogare ad una serie di interessi e diritti, tanto a favore del lavoratore che dell’azienda. Ad esempio, l’accesso alla pratica di smart working, normalmente, è oggetto di un accordo delle parti. Nel contesto emergenziale, invece, si prescinde dall’accordo delle parti e lo smart working, in alcuni casi, è diventato un automatico diritto del lavoratore. Lo stesso può dirsi con riferimento agli accertamenti sanitari sul luogo di lavoro. Un accertamento sanitario effettuato dal datore di lavoro è, solitamente, penalmente sanzionato. In questa fase, invece, non solo questo divieto viene meno ma è imposto al datore di lavoro di procedere all’accertamento nell’interesse del lavoratore, dell’azienda e dell’intera comunità.


 
 

Tommaso Cohen CFO e Strategy Executive Director Teamsystem

La pandemia ha cambiato il modo di concepire il lavoro creando diverse opportunità. Nei giorni successivi all’avvio della pandemia, le priorità delle aziende si sono orientare nei confronti dei clienti, dei dipendenti e degli azionisti. In questa fase emergenziale abbiamo assistito ad una nuova forma di interazione e collaborazione lavorativa che non ha intaccato la produzione e l’efficienza. Al contrario, abbiamo registrato un aumento delle capacità produttive dei lavoratori e un incremento della fiducia reciproca tra aziende e dipendenti e viceversa. Lo smart working è dunque un’opportunità che non solo consolida il rapporto di fiducia e riduce, ma permette in prospettiva all’azienda di essere più forte sul mercato e crescere.


 
 

Giulia Mancini Business Partner L1T

L’attuale emergenza espone l’azienda a rischi diretti e indiretti e a nuove occasioni di illeciti 231 che è opportuno monitorare. Il contagio del lavoratore sul luogo di lavoro, infatti, può essere ricondotto alla responsabilità del datore nel caso in cui si dimostri il nesso di causalità tra l’evento dannoso e il comportamento del datore stesso. Per tale ragione, l’azienda non si deve limitare ad attenersi ai protocolli messi a disposizione dal governo. Deve impegnarsi nella dimostrazione che, in concreto, tali protocolli e le conseguenti misure preventive, siano adeguate alle specifiche esigenze dell’azienda. In questo senso, l’organismo di vigilanza svolge un compito chiave. Deve vigilare sull’applicazione del sistema disciplinare laddove un lavoratore si rifiuti di adottare le misure previste dall’impresa l’azienda e deve intensificare il flusso informativo con le figure apicali dell’azienda agendo in un’ottica preventiva, che riduca il rischio d’esposizione dell’azienda ad una contestazione 231.


 
 

Alessandro Ferrari Studio Alfa S.p.A. - Business Partner L1T

Poiché il contagio nell’ambiente di lavoro è classificato come infortunio, il datore deve mettere in atto tutte le misure opportune che garantiscano la tutela dei lavoratori entro il proprio ambiente. In questo senso, è estremamente importante monitorare la corretta applicazione delle diverse linee guida, dei protocolli nonché dei documenti tecnici, elaborati da parte del Ministero della Salute. Inoltre, non bisogna trascurare che è opportuno aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi, il quale deve riportare le misure anti-contagio messe in atto affinché il datore di lavoro dimostri di non essere incorso in nessuna responsabilità.


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"Governance e Finanza di Gruppo: Prospettive per la Casa Madre e la Subsidiary" - 3 giugno 2020

L1T WEBINAR 3 giugno 2020

Introduzione

 
 

Massimo Campioli Vice Presidente ANDAF e CFO M-I Stadio


Governare in Equilibrio fra Obiettivi di Gruppo ed Eco-Sistemi Locali

Piergiorgio Valente Partner L1T - Presidente CTF ANDAF

“La gestione dei rapporti che legano la casa madre alle filiali sono fondamentali per l’andamento, la solidità e la liquidità dell’intero gruppo. Questi rapporti, però, vivono di equilibri e, proprio per questo, è importante che le esigenze locali, caratteristiche delle filiali, siano sempre armonizzate con le esigenze, invece globali, della casa madre. Soprattutto in un momento di estrema criticità, come quello attuale, infatti, è bene investire sulla governance, sulla pianificazione e sulla gestione delle relazioni all’interno del gruppo per evitare che, proprio il punto di incontro, si trasformi in un punto di rottura. In questo senso, nel pieno rispetto dei principi di direzione e coordinamento, è opportuno che le decisioni di ogni filiale siano adottate con l’approvazione dei propri organi sovrani e siano, a loro volta, ricomposte in piena sintonia a livello di gruppo. Ad esempio, è bene che le decisioni di cash pooling vengano prese in accordo tra la casa madre e le filiali. Con la rottura di questi equilibri, ancor più delicati a causa dell’imperversare dell’emergenza, c’è infatti la possibilità di andare incontro al rischio di stabili organizzazioni non dichiarate, a sistemi di place of effective management dubbi e a fenomeni di doppia imposizione. Dunque, l’ecosistema locale, che rappresenta l’inter-penetrazione nel luogo della filiale, deve essere sapientemente ricomposto in una logica di gruppo, attraverso i poteri di coordinazione, direzione e supporto. Il rilancio, non deve essere solo uno slogan. Deve essere un dato concreto e, pertanto, è opportuno a livello di gruppo ripartire dalla riorganizzare della governance e dalle strategie di pianificazione aziendale”.


Accesso ai Crediti “Garantiti” per Gruppi Italiani ed Esteri

Andrea Cuomo Presidente IWBANK (Gruppo UBI)
Ivan Greco Consulente Gruppo Finservice

Il Governo ha stanziato linee di credito e finanziamenti sostanziosi affinché le aziende riescano ad affrontare l’emergenza e riescano a compensare lo shock economico dovuto alla rapida espansione della crisi su tutti i settori di mercato. Allo stesso tempo, per poter trarre il meglio da questi strumenti è importante che le aziende, tanto le case madri che le subsidiaries che hanno sede legale nel territorio dello Stato, investano su piani di recupero a lungo termine che permettano loro di essere solide e liquide, una volta superata l’emergenza. Ogni banca vive con le aziende e, conseguentemente, è interesse della banca avere clienti solidi. Clienti che dimostrano di approcciarsi alla gestione emergenziale di questo momento in modo consapevole e con una visione conservativa, adottando piani di sviluppo e recupero realistici, dimostrano all’ente erogatore di avere le basi per gestire al meglio i finanziamenti e così tornare a produrre utili e cassa una volta passata la bufera”.


Pianificazione e Controllo di Gruppo: le Esigenze Emergenti

 
 

Marco Bolzoni CEO Crowe Valente

“La crisi attuale ha rivoluzionato la cultura di consumo, determinando una contrazione della domanda e una rapida riduzione nei livelli di fiducia nei mercati. Uno scenario di questo tipo, caratterizzato da una significativa incertezza, determina ripercussioni sui metodi e modelli di pianificazione. È, difatti, pressoché impossibile allo stato attuale prevedere gli impatti che ci saranno nei mercati di approvvigionamento, così come stimare i prezzi, ad esempio, delle commodities. Allo stesso tempo, tutti i risultati approssimativamente raggiungibili in termini di previsione sono, per forza di cose, controvertibili. In questo momento di incertezza, pertanto, adottare a livello di gruppo un sistema di pianificazione e controllo efficace è fondamentale, in quanto la pianificazione permette di trainare il gruppo oltre l’incertezza. La casa madre, perciò, deve essere anzitutto una guida e, puntando sulla semplificazione e sullo scambio di informazioni, deve condividere le strategie con le filiali”. 


Subsidiaries: Nuovi Equilibri fra Politiche di Gruppo e Contesto Locale

 
 

Cristina Cagnazzi Consigliere e Tesoriere Nazionale ANDAF

Pianificare in tempi di crisi è difficile ma necessario così come è necessario gestire la governance e i rapporti tra gruppo e controllate. In questo senso la casa madre deve riuscire a comprendere efficacemente il contesto locale della filiale: solo in questo modo riesce a predisporre un piano strategico prospettico che permette alla controllata di resistere alla turbolenza economica e, conseguentemente, all’intero gruppo di garantire una piena business continuity. La casa madre deve indicare la strategia da seguire alla singola filiale e individuare a livello di gruppo le priorità, ad esempio ripianificando i budget e i volumi di attività a seconda del settore e dell’impatto economico dovuto all’emergenza. Rivedere il proprio modello di governance e investire sulla pianificazione è perciò fondamentale e non può essere escluso che, in futuro, i gruppi valuteranno l’aleatorietà tipica di questo momento come fattore ordinario”.


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"Accesso alla Finanza per Imprese a Basso Rating" - 27 maggio 2020

L1T WEBINAR 27 maggio 2020

La contingenza derivante dal Covid-19 ha reso l’accesso al credito per le imprese a basso rating ancora più complesso e difficile.
È importante che l’imprenditore sappia fare sapiente uso di tutti quegli strumenti che gli permettono di mitigare nel medio e lungo termine le criticità proprie di questo periodo emergenziale; criticità che incidono tanto sulla stabilità delle PMI considerate sane, quanto, con maggiore severità, sulle imprese ad inadempienza probabile classificate come UTP (unlikely to pay).
In tal senso, è opportuno fare ricorso agli strumenti messi a disposizione dal Governo, con il decreto Liquidità e da ultimo con il decreto Rilancio ma anche sviluppare strategie di sviluppo alternative che garantiscano la business continuity, investendo sulla digitalizzazione e sullo sviluppo di sistemi di e-commerce nonché facendo ricorso ai piani di M&A sfruttando l’opportunità di sviluppare alleanze strategiche che possono consolidare la propria impresa.


Introduzione

 
 

Paolo Fietta CFO Sole 24 ore, Responsabile CT ANDAF Corporate Finance
e Chairman of Corporate Governance Committee IAFEI


Impatto della Crisi su Requisiti e Barriere per l’Accesso al Credito

Fabio Arpe CEO Arpe Group

Se già in uno scenario di normalità le imprese non sono facilitate nell’accesso alla finanza, a causa dell’attuale crisi, lo scenario per le PMI potrà essere ancor più difficile. Per tale ragione le PMI devono riorganizzarsi e darsi una strategia strutturale che consenta loro di essere competitive. Le banche, infatti, per concedere i finanziamenti valutano sia la capacità restitutoria ma anche i progetti di rilancio strategici dell’azienda in difficoltà. A tal fine è importante riposizionare la propria impresa, e in uno scenario post-Covid individuare la strategia adatta per rilanciare il proprio business.
In questo senso, per non essere marginalizzate dal sistema bancario, le aziende devono essere lungimiranti e pronte a riconvertire la propria attività, creando rapidamente piani industriali strategici, accorciando la supply chain, e promuovendo il commercio online. Se lo shock generato dalla crisi sulle imprese è simmetrico la risposta è asimmetrica e, per questo, solo chi si muove oggi può cogliere le variabili necessarie per essere vincente nel prossimo futuro.
Le PMI devono valutare attentamente l’ipotesi di effettuare alleanze strategiche e consolidare la propria realtà implementando le funzioni, rinnovando le filiere e investendo sulla digitalizzazione.
Questa è la chiave per sopravvivere e rinforzarsi nel nuovo scenario che si va profilando”.


Opzioni per Chi non ha il Credito che merita

 
 

Eugenio Favale Business Partner L1T

“Molte imprese, dal punto di vista dell’imprenditore, non hanno accesso al credito che meritano.
Allo stesso tempo, dal punto di vista dell’ente bancario ciò che conta è il credit rating, frutto di un processo meccanizzato di valutazione dell’azienda.
Tale circostanza dà spesso vita a incomprensioni tra banca e impresa e limita la capacità dell’azienda di avere accesso ai finanziamenti necessari per poter essere traghettata oltre la crisi.
Le ultime misure fiscali introdotte dal governo, mediante il decreto Liquidità e da ultimo con il decreto Rilancio, permettono di sterilizzare l’impatto negativo che il Covid-19 ha generato sull’economia della singola impresa. Gli istituti di credito, infatti, ai fini del rilascio del finanziamento non devono considerare l’andamento aziendale più recente ma devono risalire al momento prima alla crisi.
Allo stesso tempo, laddove l’impresa non riesca ad avere accesso ai finanziamenti stanziati per superare la crisi, per soddisfare il proprio bisogno finanziario è bene che sia pronta a fare ricorso anche a meccanismi alternativi.
In questo senso, l’imprenditore deve essere pronto a valutare l’ipotesi di procedere ad aggregazioni strategiche o a monetizzare alcuni assets, facendo anche ricorso al factoring pro-solvendo o a un destocking.
Si può quindi affermare che gli strumenti per sostenersi in questo difficile momento ci sono, ma l’imprenditore deve essere in grado di farne sapiente uso”.


Opzioni per Imprese con Prospettive molto incerte

 
 

Alberto Tron Business Partner L1T - Presidente CT ANDAF Financial Reporting

“Le PMI italiane hanno strutture finanziarie complesse e, proprio per questo, in un momento così delicato è importante che siano in grado di rivedere con flessibilità e resilienza la loro formula strategica, i loro target, e i loro modelli di business.
In un siffatto scenario, caratterizzato da un repentino abbassamento del PIL nazionale, da una riformulazione, per accorciamento, della supply chain, infatti, solo chi è in grado di adattarsi meglio potrà sopravvivere e uscirne più forte. Garantire la continuità aziendale e al contempo innovare permetterà alle imprese di accedere al credito nel prossimo futuro e avere un proprio spazio in un mercato che si fa sempre più complesso.
È opportuno creare team dedicati che lavorino sul fronte degli insoluti e team che si occupino delle strategie necessarie per allungare i termini di pagamento o smobilizzare riserve di magazzino.
Con un pensiero laterale, è possibile essere produttivi anche in questi momenti difficili, rigenerando i processi produttivi, aggregando e rivedendo la supply chain, rivisitando il proprio portafogli clienti.
Questa crisi apre spazi nuovi ed è necessario che l’imprenditore arrivi preparato per coglierli, anche valutando l’ipotesi di alleanze strategiche e aggregazioni.
Infatti, è importante tenere presente che ci sarà un tentativo di acquisizione delle società italiane mediante operazioni cross-border e solo un’aggregazione strutturata permette di rispondere con fermezza a questo rischio”.


Prospettive per le Imprese classificate UTP

 
 

Giovanni Rubin Partner L1T

“In un momento di crisi come quello attuale, le imprese UTP vivono di difficoltà ancor maggiori.
Queste imprese, infatti, sono considerate come non in grado di garantire un adempimento totale senza che la banca debba fare ricorso ad azioni recuperatorie o di escussione per recuperare il credito.
Per tale ragione sono state escluse dai meccanismi di finanziamento messi in campo dal governo con gli ultimi decreti.
Invero, l’impossibilità di accedere a questi istituti non esclude che le società UTP possano ricorrere ai più classici strumenti di mitigazione del rischio, ottenendo una nuova finanza.
Anche in questo caso, è però opportuno coniugare gli strumenti necessari per avere accesso al credito con strategie specifiche, con piani industriali innovativi che permettano all’azienda di finanziarsi e, conseguentemente, riorganizzarsi”.


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"Operazioni Straordinarie come Strumento Ordinario" - 20 maggio 2020

L1T WEBINAR 20 maggio 2020

Nel corso del webinar è emerso che, in un momento di crisi come quello attuale, occorre ripensare la visione d’impresa e fare in modo che la propria realtà imprenditoriale sia aderente all’economia globale e sappia rispondere alle sfide del mercato. Le PMI italiane per far fronte ad un contesto di incertezza come quello attuale devono investire sulla crescita per linee esterne.
In questo senso, il ricorso a forme di finanziamento diverse da quelle ordinariamente utilizzate può fare la differenza in quanto, grazie alle operazioni di finanza straordinaria le imprese possono superare l’instabilità finanziaria del momento e ottenere immediata liquidità.
Le imprese non devono rimanere inerti ai mutamenti della realtà economica e gli imprenditori devono adeguare il proprio business model ai nuovi scenari, sfruttando il contesto emergenziale come stimolo per crescere tramite il ricorso ad operazioni di joint venture.
Le joint venture, infatti, danno vita ad un soggetto giuridico nuovo che riesce a posizionarsi sul mercato con maggiore competitività, maggiore forza economica e contrattuale.
In questo senso, in una situazione emergenziale, far confluire in un unico soggetto una sinergia di competenze mediante una joint venture è una scelta vincente in quanto queste permettono di perseguire scopi innovativi, di integrare supply chain, sviluppare tecnologie competitive, riducendo costi e aumentando l’efficienza.


Introduzione

 
 

Massimo Boidi Partner L1T


Perché la “Finanza Straordinaria” Dovrà Diventare Ordinaria

Maurizio Dallocchio Ordinario di Finanza Aziendale Università Bocconi - Past Dean SDA Bocconi

In questo periodo caratterizzato da una forte incertezza e da un altrettanto marcata instabilità dei mercati, le operazioni societarie sono una garanzia di sopravvivenza per le imprese.
La pandemia, intesa come fenomeno sociale ed economico, seppur rappresenta un evento ontologicamente imprevisto deve essere gestita a livello di impresa in modo programmatico e prospettico, tramite strumenti efficaci. In questo senso, le imprese italiane, colte dalla crisi, sono chiamate ad un cambio di mentalità, a ripensarsi internazionali.
Investire sulla crescita esterna significa governare la fragilità, significa gestire il proprio business e valorizzare la propria impresa. In un contesto globalizzato, infatti, la chiave per la sopravvivenza è la crescita.
Il nostro paese si compone di realtà imprenditoriali assolutamente eccellenti che, allo stesso tempo, non riescono a valorizzarsi ed affermarsi sul mercato come meriterebbero.
È per tale ragione che occorre investire sulle operazione di finanza straordinaria. In questo modo si permette la crescita dell’impresa per linea esterna e si rafforza il proprio valore, penetrando il mercato internazionale.
Le operazioni definite di finanza straordinaria, di straordinario, pertanto, devono avere solo il nome. Queste devono essere considerate del tutto ordinarie e devono essere gestite in modo del tutto ordinario.
La crescita per le imprese deve avvenire mediante la ricapitalizzazione e mediante il ricorso alla linea esterna.
In quest’ottica, gli strumenti messi a disposizione dal governo, da ultimo con il decreto Rilancio, sono un buon segnale, ma non sufficiente. In primo luogo occorre che il rilancio sia effettivo e non solo teorico e in secondo luogo, per far questo, serve anche un cambio di mentalità imprenditoriale
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Operare in Agilità con Alleanze e Joint Ventures

 
 

Piergiorgio Valente Managing Partner L1T - Presidente CTF ANDAF

La crisi non è solo un fenomeno negativo. In ottica imprenditoriale deve essere considerata come stimolo per la crescita, anche perché come ben sappiamo la crescita, in un periodo di crisi, è una necessità.
In quest’ottica le imprese per essere solide devono ricorrere a strumenti che permettano loro di essere, anzitutto, liquide. Essere liquide oggi significa, infatti, essere solide domani.
Per tal ragione è importante, a livello di sistema, che le imprese italiane riescano non solo a fronteggiare questa crisi ma anche, a livello prospettico, uscirne più forti e in grado di rilanciare il proprio business.
L’imprenditore deve investire nella propria azienda e per fare questo è importante il ruolo della fiducia. La fiducia deve essere anzitutto riposta negli strumenti che possono permettere un rilancio della propria attività e che possono garantire il raggiungimento di benefici trasversali, a favore dell’imprenditore, dei suoi collaboratori e del sistema Paese.
Ebbene, in un contesto fatto di incertezza e complessità, occorre puntare su strumenti veloci e agili. Ecco perché lo strumento finanziario deve entrare nel pensiero strategico dell’imprenditore.
Premere sulle alleanze strategiche, sulle joint venture, è essenziale per crescere. L’Italia oltre ad essere caratterizzata da tante eccellenze, è caratterizzata da un nanismo imprenditoriale. Eppure, soprattutto nell’era della globalizzazione, non sempre piccolo è sinonimo di bello.
Occorre allora un disegno strategico, un’intesa profonda tra imprenditore, fornitori e clienti che permetta di riscrivere i processi operativi, la catena del valore e conseguentemente la storia aziendale della società, anche in tempi di crisi. Pensare in modo innovativo, con un pensiero trasversale, significa garantire alla propria impresa immediata crescita e liquidità. La finanza straordinaria, infatti, ha come obiettivo di dare agli imprenditori strumenti nuovi ed efficaci che permettono di sterilizzare l’incertezza dovuta alla crisi
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Operare in Agilità con Alleanze e Joint Ventures

 
 

Laura Saccone Legale L1T 

Nei processi di internazionalizzazione della propria impresa occorre tenere presente la strada della joint venture.
In un contesto tipicamente incerto, come quello attuale, la creazione di soggetti giuridici nuovi, avvalorati da alleanze strategiche, permette di posizionarsi sul mercato non solo con una maggiore forza economica e contrattuale ma anche con maggiore competitività.
Le joint venture permettono di perseguire scopi innovativi, di integrare supply chain e sviluppare tecnologie competitive, riducendo costi e aumentando l’efficienza.
Nelle joint venture gli imprenditori affidano le proprie risorse ad una società costituta ad hoc che viene assoggettata ad una governance dedicata, che prende il meglio da entrambe le parti coinvolte nell’alleanza.
In questo senso, in una situazione emergenziale, far confluire in un unico soggetto una sinergia di competenze mediante una joint venture è una scelta vincente.
È bene, inoltre, dedicare la dovuta attenzione all’aspetto contrattuale. La crisi, infatti, ci ha fatto capire che sul piano contrattuale c’è molto da fare in quanto clausole contrattuali fino ad ora considerate di mero stile, assumono un’importanza decisiva e strategica.
In quest’ottica, è opportuno prevedere un’apposita clausola che disciplini gli eventi di forza maggiore e che comprenda anche l’eventuale fenomeno pandemico. Grazie a questa previsione contrattuale è infatti possibile tutelarsi da eventi incerti, invocando la sopravvenuta impossibilità ad adempiere e facendo valere le proprie ragioni per la rinegoziazione del contratto
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Riequilibrare i Rischi nelle Acquisizioni 

 
 

Fabio Pasquini Partner L1T

Il trasferimento di una società porta con sé anche il trasferimento del rischio di impresa. Il tema, però, in un contesto emergenziale come quello attuale è dato dalla quantificazione di questo rischio.
Infatti, è di tutta evidenza che l’emergenza può pregiudicare la conclusione di un’operazione in quanto genera incertezza nella prospettiva di sviluppo futuro del business d’impresa.
In questo senso, è necessario un ribilanciamento dei rischi tra venditore e compratore in funzione di quello che avverrà in futuro.
Un’accurata business due diligence permette al venditore di valutare i profili di opportunità e i profili di rischio e, allo stesso tempo, al compratore di valorizzare gli aspetti che ritiene essenziali per la sua impresa senza indebolirsi. Pertanto, una comunicazione “trasparente” può aiutare a ridurre le diverse percezioni di scenario tra le parti
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Riequilibrare i Rischi nelle Acquisizioni 

 
 

Partner L1T

Oltre alla previsione di clausole specifiche, quali quelle di forza maggiore, in grado di disciplinare tra le parti eventi del tutto imprevedibili, è bene investire sulla due diligence legale.
In un’ottica preventiva, con riferimento agli accordi che potrebbero essere stipulati nel corso della crisi, è opportuno procedere ad un’attenta analisi dei rischi possibili e dei rischi emergenti.
I format contrattuali devono essere adattati e integrati con tutti quelli accorgimenti e previsioni che permettano alla società di gestire gli impatti dell’incertezza ed evitare che questa possa generare forti ed evidenti squilibri tra le parti. È doveroso da un lato, lasciare sufficiente flessibilità al compratore per uscire dalla trattativa all’emergere di fatti rilevanti proteggendo nel contempo buona fede e informazioni riservate del venditore e, dall’altro lato, disciplinare modelli di price adjustments che riflettano le ipotesi di costruzione del prezzo e siano pienamente compresi e condivisi dalle parti stesse.
In un contesto emergenziale come quello attuale, la probabilità che emergano sorprese è alta e, proprio per questo, è importante agire d’anticipo, disciplinando tutti quegli aspetti che all’emergere di certe circostanze potrebbero portare alla rottura degli equilibri contrattuali
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Condividere Rischi e Incertezze con le Operazioni di Aggregazione

 
 

Michele D’Apolito Partner L1T

Per fronteggiare le sfide della globalizzazione è necessario crescere. L’impresa non deve investire sulla crescita per linee interne ma deve aggredire il mercato, pianificando strategie specifiche che le permettano di valicare barriere all’ingresso altrimenti insuperabili.
Le aggregazioni tra soggetti omogenei consentono di dare vita a soggetti giuridici efficienti in grado di valorizzare i punti di forza senza compromettere l’assetto finanziario.
In questo senso, soprattutto le PMI devono investire sulle alleanze strategiche e sulle operazioni di finanza straordinaria.
Crescere per linee esterne significa dare un nuovo vestito a due realtà finora separata che, però, in ragione dell’alleanza raggiungono il mercato con un migliore peso corporeo e un migliore rating.
È importante cambiare il paradigma imprenditoriale e indirizzarlo verso l’internazionalizzazione. In questo senso gli strumenti di finanza straordinaria possono essere vettore di una nuova alfabetizzazione, di un nuovo modo di essere imprenditori in un contesto globale
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"Finanza Ordinaria in Tempi Straordinari" - 13 maggio 2020

L1T WEBINAR 13 maggio 2020

Dal Webinar del 13 maggio 2020 "Finanza Ordinaria in Tempi Straordinari" - è emerso che nel contesto attuale, profondamente segnato dalla crisi economico-finanziaria i governi stanno rispondendo prontamente, fornendo garanzie al mercato e alle imprese.
Allo stesso tempo, la banca, chiamata a valutare il merito creditizio di chi riceve gli aiuti, è spesso limitata dalle barriere burocratiche.
Si deve, perciò, semplificare il sistema del finanziamento e ripensare ad un percorso che metta al centro dell’attenzione la finanza, rinforzando i rapporti tra ente erogatore, amministrazione e impresa.
In Italia, la dimensione aziendale è composta da piccole imprese le quali si trovano, ora, in profonda difficoltà. Pertanto, occorre capitalizzare gli investimenti e prendere decisioni che permettano di garantire la continuità aziendale e, al contempo, di generare cassa e liquidità.


Introduzione

 
 

Roberto Mannozzi Presidente ANDAF

Il mondo delle imprese in crisi, è un mondo che già esisteva; un mondo che questa emergenza economico sanitaria ha acuito in modo significativo.
È opportuno prestare attenzione e supporto anche alle UTP, vale a dire a quelle imprese definite unlikely to pay che, seppur non sono ancora nel mondo delle sofferenze, vivono questo momento con un forte appesantimento della loro struttura patrimoniale.
Bisogna studiare nuovi elementi che permettano di mitigare nel medio-lungo termine le difficoltà delle imprese e, così, dare loro respiro, supportandole verso la ripresa e il rilancio del business.
In tal senso, occorre non rimanere tra l’incudine e il martello delle norme, anche penali, e promuovere interventi legislativi che sollevino le aziende dal trovarsi improvvisamente in una condizione di pre-fallimento dovuto alla crisi. Crisi che spesso non concede, anche alle aziende sane, il tempo di reagire
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Finanziamenti “Garantiti” - Prospettive per la Messa in Moto

Andrea Cuomo Presidente IWBANK (Gruppo UBI)

“Con questa crisi ci troviamo proiettati in un terreno vergine. Probabilmente è dall’ultima guerra mondiale che non si assisteva ad una così ermetica chiusura dell’economia.
Pertanto, in siffatto scenario, del tutto eccezionale, non si può pensare di reagire con strumenti ordinari.
Occorre, anche alleggerendo la burocrazia, sostenere le imprese traghettandole con la leva finanziaria oltre le acque difficili della crisi economica.
L’impatto di questa crisi è sotto gli occhi di tutti, perciò è importante porre al centro dell’attenzione la liquidità e il cash flow.
Bisogna avviare un percorso virtuoso e investire sulla fiducia, agevolando anche quelle imprese che si trovavano in uno stato di difficoltà prima del Covid-19.
Le banche vivono nel sistema economico e sono prospere quando il sistema è prospero: per tale ragione, per ripartire, è importante incentivare la domanda e iniettare capitale nelle aziende”.


Finanziamenti Bancari, Opzioni Disponibili e Criteri di Scelta 

 
 

Fabio Pasquini Partner L1T

Per superare la crisi è importante valutare le politiche di finanziamento concesse alle imprese e, in particolare, i vincoli e le opportunità che caratterizzano le specifiche garanzie messe a disposizione dal Governo.
È evidente che una garanzia molto forte influisce positivamente sulla determinazione del costo del finanziamento.
Se l’impresa ha ottime capacità di credito, e queste capacità permangono nel corso della crisi, non è detto che il ricorso al credito garantito sia la migliore delle ipotesi;
diversamente se le possibilità di ripresa sono scarse è opportuno farne utilizzo in quanto, il credito bancario, è uno strumento che permette all’impresa nell’immediato di sollevarsi e assicurare la continuità aziendale
”.


Relazioni Impresa / Banca - Come Stanno Cambiando

 
 

Corrado Baldini Partner L1T

Da alcuni anni è cambiato il rapporto che lega la banca all’impresa. Eppure permangono saldi concetti fondamentali quali reciproca fiducia e trasparenza.
Possiamo quindi dire che tra banca e impresa, soprattutto in questo periodo, deve affermarsi un rapporto di alleanza, di vera e propria partnership.
L’impresa deve rafforzare la credibilità delle informazioni fornite alla banca e, con questa, deve essere in continua comunicazione.
Solo in questo modo, infatti, l’ente bancario, come agisse da bussola, può riuscire efficacemente a guidare l’impresa nella fase più critica e supportarla nella fase successiva, vale a dire nella fase in cui occorrerà reagire e ripartire
”.


Cosa Fare in Attesa dei Finanziamenti “Garantiti” 

 
 

Alberto Tron Of Counsel L1T

Prima ancora di accedere alle risorse finanziarie esterne, nel breve termine, le imprese devono valutare l’ipotesi di prendere decisioni che consentano di generare cassa e liquidità dalle proprie risorse.
In questo momento, l’impresa deve saper gestire al meglio sia il capitale interno, che il rapporto con il canale bancario.
Invero, la soluzione immediata affinché le imprese superino la crisi non è, a tutti i costi, il ricorso all’indebitamento esterno. È di primaria importanza, pertanto, che nell’attesa di ricevere gli eventuali finanziamenti garantiti, l’imprenditore, anche facendo ricorso ad uno specifico aiuto manageriale, sappia generare cassa innanzitutto dal capitale proprio
”.


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"Navigare la Fase 2 in Equilibrio fra Efficienza e Sicurezza" - 6 maggio 2020

L1T WEBINAR 6 maggio 2020

A seguito del Webinar è emerso che per far fronte alla necessaria discontinuità d’impresa dovuta alla crisi è importante investire tanto nella dimensione sanitaria quanto nel paradigma culturale ed economico.

L’emergenza ha posto tutte le imprese di fronte ad una scelta d’equilibrio, che si pone a cavallo tra il desiderio di investire nell’efficienza e quello di garantire sicurezza.

A causa della crisi, infatti, sono numerose le differenze che impattano sulle imprese sia da un punto di vista della tenuta finanziaria che della capacità operativa.


Fase 2: spunti sulla Gestione in una Prospettiva Multipaese

Massimo Della Porta CEO Saes Getters SPA

“Nello scenario futuro operare in un bacino internazionale, su più mercati e in diverse aree geografiche, investendo nella prospettiva Multi-paese consentirà non solo di essere meno esposti al rischio ma anche di implementare efficaci protocolli di sicurezza e mantenere sempre alto il livello di capacità finanziaria. In questi periodi di forte turbolenza economica è, infatti, importante tutelare la cassa. Invero, dagli obblighi nascono le opportunità e, da questa emergenza, abbiamo imparato che i modelli eccessivamente delocalizzati possono comportare problemi sia logistici che operativi. Occorre pertanto, non sottostimare l’effetto recessivo dovuto alla crisi e, contestualmente, continuare ad innovare puntando sulla digitalizzazione e sull’internazionalizzazione.”


Il Lavoro nella Fase 2: Vincoli e Strumenti Normativi

 
 

Guglielmo Burragato Of Counsel L1T 

“L’emergenza è stata fronteggiata con un provvedimento senza precedenti. È stato vietato, infatti, per ragione economiche il licenziamento per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale. È evidente che l’incidenza sulla libertà imprenditoriale – sia pure necessaria – in questo momento è massima. Allo stesso tempo, tale limitazione è stata compensata da una vasta serie di ammortizzatori sociali.

Invero, la forte burocratizzazione per accedere al trattamento di integrazione salariale e alle misure di supporto, non agevola l’impresa..

In questo senso, è necessario un alleggerimento delle pratiche burocratiche e una politica che regoli nel dettaglio non solo la gestione del rapporto di lavoro ordinario in presenza dell’emergenza ma anche la gestione delle nuove modalità di lavoro che si stanno affermando. Lo smart working in questo momento è senza dubbio lo strumento preferenziale per mantenere la continuità e l’operatività delle aziende.”


Tutela Sanitaria e Sicurezza: Requisiti Normativi e Prassi Sostenibili

 
 

Massimo Ferrari Dir. Op. Studio Alfa 

“In questo momento non si può prescindere dal garantire il massimo rispetto dei protocolli di sicurezza.
Il cambio di mentalità nell’azienda è necessario e deve essere volto a considerare come implicita la verifica oggettiva dell’efficacia delle operazioni di pulizia e sanificazione attuate.
È evidente che queste procedure rappresentano costi importanti per gli imprenditori Allo stesso tempo, devono essere letti come una risorsa perché permettono di evitare contaminazioni e assicurare, conseguentemente, la sicurezza dei propri dipendenti e quindi la continuità operativa dell’azienda.”


Prendere Decisioni, Ottenere Finanza: Quali Informazioni Servono 

 
 

Simone Spreafico Partner L1T

“È necessario organizzare la ripartenza mediante la pianificazione aziendale, seguendo modelli economici virtuosi, cambiando il paradigma di business e adeguandolo al contesto economico. In questo modo si possono gestire gli impatti della crisi. Le aziende, pertanto, non devono sottovalutare di considerare quei servizi che possono accelerare l’accesso a finanziamenti e risorse, puntando anche sul canale del commercio elettronico.
In questa fase si naviga a vista e non è facile fare previsioni attendibili. Allo stesso tempo le imprese devono implementare l’analisi di scenario, elaborare piani economici di breve periodo e lavorare al fianco dei propri fornitori come fossero business partner, strutturando altresì un piano economico e finanziario comprensibile per gli stakeholders.”


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