"Operazioni Straordinarie come Strumento Ordinario" - 20 maggio 2020

L1T WEBINAR 20 maggio 2020

Nel corso del webinar è emerso che, in un momento di crisi come quello attuale, occorre ripensare la visione d’impresa e fare in modo che la propria realtà imprenditoriale sia aderente all’economia globale e sappia rispondere alle sfide del mercato. Le PMI italiane per far fronte ad un contesto di incertezza come quello attuale devono investire sulla crescita per linee esterne.
In questo senso, il ricorso a forme di finanziamento diverse da quelle ordinariamente utilizzate può fare la differenza in quanto, grazie alle operazioni di finanza straordinaria le imprese possono superare l’instabilità finanziaria del momento e ottenere immediata liquidità.
Le imprese non devono rimanere inerti ai mutamenti della realtà economica e gli imprenditori devono adeguare il proprio business model ai nuovi scenari, sfruttando il contesto emergenziale come stimolo per crescere tramite il ricorso ad operazioni di joint venture.
Le joint venture, infatti, danno vita ad un soggetto giuridico nuovo che riesce a posizionarsi sul mercato con maggiore competitività, maggiore forza economica e contrattuale.
In questo senso, in una situazione emergenziale, far confluire in un unico soggetto una sinergia di competenze mediante una joint venture è una scelta vincente in quanto queste permettono di perseguire scopi innovativi, di integrare supply chain, sviluppare tecnologie competitive, riducendo costi e aumentando l’efficienza.


Introduzione

 
 

Massimo Boidi Partner L1T


Perché la “Finanza Straordinaria” Dovrà Diventare Ordinaria

Maurizio Dallocchio Ordinario di Finanza Aziendale Università Bocconi - Past Dean SDA Bocconi

In questo periodo caratterizzato da una forte incertezza e da un altrettanto marcata instabilità dei mercati, le operazioni societarie sono una garanzia di sopravvivenza per le imprese.
La pandemia, intesa come fenomeno sociale ed economico, seppur rappresenta un evento ontologicamente imprevisto deve essere gestita a livello di impresa in modo programmatico e prospettico, tramite strumenti efficaci. In questo senso, le imprese italiane, colte dalla crisi, sono chiamate ad un cambio di mentalità, a ripensarsi internazionali.
Investire sulla crescita esterna significa governare la fragilità, significa gestire il proprio business e valorizzare la propria impresa. In un contesto globalizzato, infatti, la chiave per la sopravvivenza è la crescita.
Il nostro paese si compone di realtà imprenditoriali assolutamente eccellenti che, allo stesso tempo, non riescono a valorizzarsi ed affermarsi sul mercato come meriterebbero.
È per tale ragione che occorre investire sulle operazione di finanza straordinaria. In questo modo si permette la crescita dell’impresa per linea esterna e si rafforza il proprio valore, penetrando il mercato internazionale.
Le operazioni definite di finanza straordinaria, di straordinario, pertanto, devono avere solo il nome. Queste devono essere considerate del tutto ordinarie e devono essere gestite in modo del tutto ordinario.
La crescita per le imprese deve avvenire mediante la ricapitalizzazione e mediante il ricorso alla linea esterna.
In quest’ottica, gli strumenti messi a disposizione dal governo, da ultimo con il decreto Rilancio, sono un buon segnale, ma non sufficiente. In primo luogo occorre che il rilancio sia effettivo e non solo teorico e in secondo luogo, per far questo, serve anche un cambio di mentalità imprenditoriale
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Operare in Agilità con Alleanze e Joint Ventures

 
 

Piergiorgio Valente Managing Partner L1T - Presidente CTF ANDAF

La crisi non è solo un fenomeno negativo. In ottica imprenditoriale deve essere considerata come stimolo per la crescita, anche perché come ben sappiamo la crescita, in un periodo di crisi, è una necessità.
In quest’ottica le imprese per essere solide devono ricorrere a strumenti che permettano loro di essere, anzitutto, liquide. Essere liquide oggi significa, infatti, essere solide domani.
Per tal ragione è importante, a livello di sistema, che le imprese italiane riescano non solo a fronteggiare questa crisi ma anche, a livello prospettico, uscirne più forti e in grado di rilanciare il proprio business.
L’imprenditore deve investire nella propria azienda e per fare questo è importante il ruolo della fiducia. La fiducia deve essere anzitutto riposta negli strumenti che possono permettere un rilancio della propria attività e che possono garantire il raggiungimento di benefici trasversali, a favore dell’imprenditore, dei suoi collaboratori e del sistema Paese.
Ebbene, in un contesto fatto di incertezza e complessità, occorre puntare su strumenti veloci e agili. Ecco perché lo strumento finanziario deve entrare nel pensiero strategico dell’imprenditore.
Premere sulle alleanze strategiche, sulle joint venture, è essenziale per crescere. L’Italia oltre ad essere caratterizzata da tante eccellenze, è caratterizzata da un nanismo imprenditoriale. Eppure, soprattutto nell’era della globalizzazione, non sempre piccolo è sinonimo di bello.
Occorre allora un disegno strategico, un’intesa profonda tra imprenditore, fornitori e clienti che permetta di riscrivere i processi operativi, la catena del valore e conseguentemente la storia aziendale della società, anche in tempi di crisi. Pensare in modo innovativo, con un pensiero trasversale, significa garantire alla propria impresa immediata crescita e liquidità. La finanza straordinaria, infatti, ha come obiettivo di dare agli imprenditori strumenti nuovi ed efficaci che permettono di sterilizzare l’incertezza dovuta alla crisi
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Operare in Agilità con Alleanze e Joint Ventures

 
 

Laura Saccone Legale L1T 

Nei processi di internazionalizzazione della propria impresa occorre tenere presente la strada della joint venture.
In un contesto tipicamente incerto, come quello attuale, la creazione di soggetti giuridici nuovi, avvalorati da alleanze strategiche, permette di posizionarsi sul mercato non solo con una maggiore forza economica e contrattuale ma anche con maggiore competitività.
Le joint venture permettono di perseguire scopi innovativi, di integrare supply chain e sviluppare tecnologie competitive, riducendo costi e aumentando l’efficienza.
Nelle joint venture gli imprenditori affidano le proprie risorse ad una società costituta ad hoc che viene assoggettata ad una governance dedicata, che prende il meglio da entrambe le parti coinvolte nell’alleanza.
In questo senso, in una situazione emergenziale, far confluire in un unico soggetto una sinergia di competenze mediante una joint venture è una scelta vincente.
È bene, inoltre, dedicare la dovuta attenzione all’aspetto contrattuale. La crisi, infatti, ci ha fatto capire che sul piano contrattuale c’è molto da fare in quanto clausole contrattuali fino ad ora considerate di mero stile, assumono un’importanza decisiva e strategica.
In quest’ottica, è opportuno prevedere un’apposita clausola che disciplini gli eventi di forza maggiore e che comprenda anche l’eventuale fenomeno pandemico. Grazie a questa previsione contrattuale è infatti possibile tutelarsi da eventi incerti, invocando la sopravvenuta impossibilità ad adempiere e facendo valere le proprie ragioni per la rinegoziazione del contratto
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Riequilibrare i Rischi nelle Acquisizioni 

 
 

Fabio Pasquini Partner L1T

Il trasferimento di una società porta con sé anche il trasferimento del rischio di impresa. Il tema, però, in un contesto emergenziale come quello attuale è dato dalla quantificazione di questo rischio.
Infatti, è di tutta evidenza che l’emergenza può pregiudicare la conclusione di un’operazione in quanto genera incertezza nella prospettiva di sviluppo futuro del business d’impresa.
In questo senso, è necessario un ribilanciamento dei rischi tra venditore e compratore in funzione di quello che avverrà in futuro.
Un’accurata business due diligence permette al venditore di valutare i profili di opportunità e i profili di rischio e, allo stesso tempo, al compratore di valorizzare gli aspetti che ritiene essenziali per la sua impresa senza indebolirsi. Pertanto, una comunicazione “trasparente” può aiutare a ridurre le diverse percezioni di scenario tra le parti
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Riequilibrare i Rischi nelle Acquisizioni 

 
 

Partner L1T

Oltre alla previsione di clausole specifiche, quali quelle di forza maggiore, in grado di disciplinare tra le parti eventi del tutto imprevedibili, è bene investire sulla due diligence legale.
In un’ottica preventiva, con riferimento agli accordi che potrebbero essere stipulati nel corso della crisi, è opportuno procedere ad un’attenta analisi dei rischi possibili e dei rischi emergenti.
I format contrattuali devono essere adattati e integrati con tutti quelli accorgimenti e previsioni che permettano alla società di gestire gli impatti dell’incertezza ed evitare che questa possa generare forti ed evidenti squilibri tra le parti. È doveroso da un lato, lasciare sufficiente flessibilità al compratore per uscire dalla trattativa all’emergere di fatti rilevanti proteggendo nel contempo buona fede e informazioni riservate del venditore e, dall’altro lato, disciplinare modelli di price adjustments che riflettano le ipotesi di costruzione del prezzo e siano pienamente compresi e condivisi dalle parti stesse.
In un contesto emergenziale come quello attuale, la probabilità che emergano sorprese è alta e, proprio per questo, è importante agire d’anticipo, disciplinando tutti quegli aspetti che all’emergere di certe circostanze potrebbero portare alla rottura degli equilibri contrattuali
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Condividere Rischi e Incertezze con le Operazioni di Aggregazione

 
 

Michele D’Apolito Partner L1T

Per fronteggiare le sfide della globalizzazione è necessario crescere. L’impresa non deve investire sulla crescita per linee interne ma deve aggredire il mercato, pianificando strategie specifiche che le permettano di valicare barriere all’ingresso altrimenti insuperabili.
Le aggregazioni tra soggetti omogenei consentono di dare vita a soggetti giuridici efficienti in grado di valorizzare i punti di forza senza compromettere l’assetto finanziario.
In questo senso, soprattutto le PMI devono investire sulle alleanze strategiche e sulle operazioni di finanza straordinaria.
Crescere per linee esterne significa dare un nuovo vestito a due realtà finora separata che, però, in ragione dell’alleanza raggiungono il mercato con un migliore peso corporeo e un migliore rating.
È importante cambiare il paradigma imprenditoriale e indirizzarlo verso l’internazionalizzazione. In questo senso gli strumenti di finanza straordinaria possono essere vettore di una nuova alfabetizzazione, di un nuovo modo di essere imprenditori in un contesto globale
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